di Laura Pozzi

Dopo il trionfo mondiale de L’ultimo imperatore (1988), consacrato con nove premi Oscar tra cui miglior film e miglior regia, Bernardo Bertolucci insieme al fido Vittorio Storaro torna sul set e nel 1990 realizza Il tè nel deserto (titolo originale The Sheltering Sky), tratto dal romanzo di Paul Bowles. Un progetto lungamente accarezzato e profondamente voluto dal regista parmigiano che, nonostante le iniziali ritrosie di Storaro, riesce a portare a compimento con straordinaria finezza narrativa. Un film dalla forte vocazione letteraria, resa ancor più marcata e avvincente dalla presenza dello stesso Bowles nel ruolo di un appartato e silenzioso narratore che sembra seguire con una certa apprensione mista a curiosità i destini dei personaggi da lui stesso creati. ma modellati dallo sguardo unico di un regista sempre pronto a rischiare ed esporsi in prima persona.




Per questo motivo Bertolucci e il suo sceneggiatore Mark Peploe, non esitano…
View original post 727 altre parole